Gruppo Internazionale Rete dei Comunisti
Proponiamo nel presente volume i materiali raccolti sulla Repubblica Popolare Cinese negli scorsi mesi, e pubblicati su questo sito nella sezione “Dossier Cina”.
Tali contributi, tradotti e preceduti da una nostra introduzione, spaziano fra diversi temi: dal ruolo dell’agricoltura nel modello cinese all’importanza del processo di internazionalizzazione del Renmimbi, dagli investimenti cinesi in Africa e in Sud-America all’evoluzione del ruolo dell’Esercito Popolare di Liberazione. Senza pretesa di esaustività in nessuno dei temi trattati, riteniamo i seguenti articoli degli spunti di riflessione interessanti per cominciare una riflessione sull’evolversi del ruolo della Repubblica Popolare all’interno della fase storica che stiamo attraversando.
Per facilitare la consultazione proponiamo di seguito l’indice dei capitoli che vanno a formare questo e-book, in cui dopo il titolo e gli autori abbiamo aggiunto una brevissima sintesi che inquadra il contenuto dei diversi articoli.
SOMMARIO
- Cina 2013 Samir Amin
In questo articolo Samir Amin affronta l’annosa questione della definizione del sistema cinese, chiarendo fin da subito che non si può ridurre ad una domanda che abbia come risposta netta “socialismo” o “capitalismo”. Una risposta adeguata non può che essere più complessa, e radicata in un’analisi concreta delle diverse fasi che la Cina ha attraversato negli ultimi decenni, nonché della dialettica delle contraddizioni che la attraversano, tanto quelle messe in moto dalle dinamiche interne al suo sviluppo quanto quelle derivanti dalla situazione globale. Nell’argomentare ciò SA si rifà ad una sua teorizzazione riguardante la necessaria polarizzazione, inteso come costruzione e rafforzamento di un centro e una periferia, nel capitalismo monopolista generalizzato, e ripercorre i necessari passaggi che la Repubblica Popolare ha dovuto compiere per costruire un sistema industriale moderno integrato e sovrano, gestire il rapporto tra questo sistema e la piccola produzione rurale; e controllare l’integrazione della Cina nel sistema-mondo. L’autore sottolinea come comunque la strada della Repubblica Popolare non sia scritta, e che la Cina si trovi ogni momento ad un bivio tra un percorso originale verso un socialismo dalle caratteristiche cinesi ed il ritorno all’ovile capitalistico, e che questa strada dipenda fortemente dallo scontro di classe, tuttora molto vivo al suo interno, inserito all’interno di un contesto internazionale sempre più competitivo in cui lo scontro fra grandi potenze diventa sempre più agguerrito.
- L’enigma della crescita cinese Zhiming Long, Remy Herrera
L’articolo affronta la questione del cosiddetto “miracolo” cinese, ovvero la capacità della Cina di sostenere per decenni tassi di crescita molto elevati. Smontando la vulgata occidentale che vede nelle riforme degli anni ’90 l’unica ragione di questo successo, i due autori fanno risalire agli inizi della Repubblica Popolare le sue principali determinanti: la crescita dello stock di capitale e l’investimento in istruzione e ricerca. Procedono poi ad un’analisi marxista di questa crescita prolungata, individuando dieci momenti di “crisi” in cui il tasso di profitto industriale ha registrato una variazione negativa.
- Renmimbi: un secolo di cambiamenti (prima parte e seconda parte) Sit Tsui, Qiu Jiansheng, Yan Xiaohui, Erebus Wong e Wen Tiejun
In questo articolo gli autori ripercorrono la storia del sistema monetario in Cina dall’inizio del ventesimo secolo fino ai giorni nostri. Dopo i tentativi fallimentari dell’epoca pre-rivoluzionaria di sviluppare una sovranità monetaria propria, per tutto il dopoguerra la moneta ha avuto in Cina “solamente” la funzione fondamentale di trasferimento di surplus dalla campagna alla città, permettendo la rapida industrializzazione e urbanizzazione del paese. È solo dal 1992 che secondo gli autori si può parlare di un sistema monetario moderno in Cina, con l’avvio di un rapido processo di finanziarizzazione che, pur avendo avuto costi istituzionali significativi, è sempre rimasto controllato dal PCC e schermato dal mercato internazionale. Uno schermo che rischia di venire abbassato oggi, con l’apertura del Renmimbi ai mercati finanziari ed il tentativo di imporlo come valuta globale. Gli autori analizzano questo tentativo, dovuto alla necessità di sfogo per l’enorme mole di capitale finanziario e capacità produttiva cinese, ma che inevitabilmente sta portando allo scontro con le altre potenze, egemoni sui mercati monetari, in particolare gli USA. Gli autori affermano che “nell’era della globalizzazione finanziaria, non importa se si tratti del governo degli Stati Uniti o di quello cinese, qualunque paese riesca ad espandere la propria credibilità (valutaria e di solvibilità del debito pubblico) è il vincitore”, e questo è uno degli aspetti della sfida globale in corso.
- Comunità rurali e crisi economiche nella Cina moderna. (prima parte e seconda parte) Sit Tsui, Qiu Jiansheng, Yan Xiaohui, Erebus Wong e Wen Tiejun
L’articolo analizza la fondamentale funzione svolta dal settore agricolo per tutta la storia della Repubblica Popolare cinese. La capacità di mobilitazione fondata sull’ideologia ha infatti rappresentato un fattore chiave nella stabilizzazione della Repubblica Popolare, il surplus agricolo ha fornito le risorse necessarie per l’accumulazione industriale originaria e in determinati momenti la campagna ha fornito la domanda di cui i distretti urbani-industriali necessitavano. Ma soprattutto il settore agricolo ha ripetutamente svolto la funzione di “cuscinetto” per l’economia della Cina intera, assorbendo in maniere diverse le varie crisi che si sono succedute: drenando l’eccesso di moneta ed il deficit fiscale in modo che non si sviluppassero le iper-inflazioni che avevano afflitto la Cina pre-rivoluzionaria. Ha fornito le risorse necessarie alla ripartenza economica, e fungendo da “bacino” di forza lavoro è stata in grado, tanto di fornire lavoratori che di assorbirne per ridurre la disoccupazione urbana. L’articolo conclude analizzando le sfide che la Cina si trova ad affrontare oggi.
- La Nuova Via della Seta Erebus Wong, Lau Kin-chi, Sit Tsui e Wen Tiejun
L’articolo analizza uno dei cardini della strategia cinese degli ultimi anni, la Belt and Road Initiative, soffermandosi sugli aspetti finanziari ad esso legata, come la creazione di importanti istituzioni finanziarie come la New Development Bank, il Silk Road Fund, ma soprattutto la Asian Infrastructure Investment Bank, e su come essi rappresentino una sfida all’egemonia finanziaria che gli USA hanno detenuto in maniera incontrastata dai tempi degli accordi di Bretton Woods.
- “Stiamo cercando di costruire l’umanità” Vijay Prashad
Intervista a Vijay Prashad da parte del Qiao Collective (un collettivo della diaspora cinese con posizioni anti-imperialiste) sullo sviluppo della pandemia di COVID-19, e di come questa stia impattando sui sempre più delicati equilibri internazionali di scontro fra macro-blocchi. L’intervista, partendo da un commento ad un articolo scritto da Prashad e altri autori che presenta nel dettaglio la linea temporale della Cina per la risposta pandemica (“China and Coronashock”, che abbiamo tradotto per Contropiano: ttps://tinyurl.com/yd3nubjt ) discute di aspetti fondamentali riguardo al processo di trasformazione della Repubblica Popolare cinese e la sua sempre crescente influenza internazionale
- La proiezione internazionale della Cina nello stallo degli imperialismi Paolo Beffa – Lorenzo Piccinini
In questo articolo viene presentata una breve ricostruzione della storia della proiezione internazionale della Repubblica Popolare, per poi ripercorrere come il recente protagonismo cinese stia venendo interpretato in occidente, in particolare riguardo alle teorizzazioni di un “imperialismo” cinese.
In questo articolo lo studioso zimbabwiano Sam Moyo si concentra su un aspetto specifico della proiezione internazionale cinese: l’intervento in Africa. L’autore sostiene che la Cina sia diventata influente in Africa a livello di commercio, investimenti e relazioni geo politiche, ma sia ben lontana da poter essere considerato un dominatore coloniale. In più, l’Africa è sempre più militarizzata, ma la Cina non è sostanzialmente coinvolta su questo livello. Infine l’autore sostiene che la Cina abbia comunque aumentato lo spazio per l’autonomia sovrana dall’Africa.
- Il Dragone nel giardino di casa degli Stati Uniti Massimiliano Gazzola
In questo intervento l’autore, dopo aver dato una visuale geografica relativa alla ricchezza energetico mineraria del continente americano, analizza il peso egli effetti dei progetti cinesi in Sud-America, considerandone anche le problematiche politico-ambientali. Vengono quindi esposte le contro-misure degli USA a quella che vivono come un’invasione del proprio “cortile di fase”, e si considera come, a prescindere dalle indubbie contraddizioni, la presenza di un’alternativa all’egemonia nordamericana contribuisca a creare spazi oggettivi per un potenziale cambiamento dei rapporti di forza nel continente
L’articolo cerca di sintetizzare le differenti funzioni che ha avuto prima l’Armata Rossa e poi L’Esercito Popolare di Liberazione nella storia contemporanea cinese, e il diverso rapporto che i leader della Repubblica Popolare Cinese (da Mao a Deng, seguiti da Jiang e Hu, ed oggi Xi) hanno cercato di instaurare con le forze armate, che rimangono tutt’oggi politicamente molto importanti.
- Cina: un approccio più assertivo J.Kynge, K.Hille, C.Shepherd, A.Kazim
All’interno di uno scontro fra macro-blocchi (USA, UE, Cina) che assume sempre più forma di guerra fredda di nuovo tipo”, riportiamo due contributi che insieme danno una panoramica sui punti di vista di parte delle classi dirigenti statunitense e cinese. Il primo è un articolo del Financial Times in cui si mette in guardia dalla “aggressività” militare che Pechino starebbe esprimendo in Asia. Il secondo è un’intervista a Qiao Liang, generale dell’aviazione cinese in pensione, professore alla National Defense University eco-autore di “guerra senza limiti”, nonché direttore del Consiglio nazionale di ricerca sulla sicurezza.