Il 5 maggio del 1981 anni morì Bobby Sands del Provisional Irish Republican Army) nel carcere di Maze, a Long Kesh, a seguito dello sciopero della fame condotto a oltranza come forma di protesta contro il regime carcerario cui erano sottoposti i detenuti repubblicani.
Erano 5 le richieste dei detenuti irlandesi che si battevano per il riconoscimento di “status” di prigionieri politici, che gli era stato tolto alcuni anni prima.
Questa lotta si inseriva nella lunga battaglia dei repubblicani irlandesi contro il domino britannico, a cui si affiancò un movimento di massa in loro sostegno sull’Isola e non solo.
Per questo oggi 5 maggio in differenti città italiane abbiamo affisso ed esposto un manifesto che ritrae Bobby Sands, la cui immagine è un collage dei volti dei 22 hunger strikers che sono morti tra il 1917 e il 1981.
Quando si parla di hunger strikers vengono per lo più in mente i dieci che morirono negli H-Blocks di Long Kesh tra maggio e agosto 1981, mentre in occasione del ricordo per Bobby Sands ha un valore particolare – per il movimento repubblicano odierno – rendere omaggio a tutti i 22 repubblicani morti per la pratica dello sciopero della fame, chi per la denutrizione, chi per le violenze inflitte tramite l’alimentazione forzata.
La lotta per l’autodeterminazione del popolo irlandese continua in varie forme oggi, una delle quali è quella condotta sul fronte della rappresentanza politica con il Sinn Fein che ebbe con lo sciopero della fame un impulso decisivo.
Per fare un quadro tra passato, presente e futuro della lotta irlandese stiamo organizzando neile prossime settimane una iniziativa “telematica” con Bik (Brendan) McFarlane, prigioniero dell’IRA ed ufficiale in comando che gestì gli scioperi della fame del 1981 nella prigione di Maze che ci parlerà dell’hunger strike e dell’attuale fase politica sull’Isola.
Rete dei Comunisti